Era bellissima quando faceva le cose sapendo di essere osservata.
In quei momenti, i suoi movimenti apparivano ammantati da una dolce goffaggine che li rendeva incantevoli.
La piazza era deserta e presi posto su uno sgabello alto, accanto ad un tavolo in ferro.
Mi guardai attorno sino a che il mio sguardo annego in due gocce di mare che mi guardavano da una vetrina.
ed eccola lì.
L’avrei riconosciuta anche ad occhi chiusi: era semplicemente la donna di cui mi sarei innamorato perdutamente da lì a qualche secondo.